Route des Grandes Alpes 2025 – Tra passi epici, curve e risate
Sabato mattina si parte, destinazione Thonon-les-Bains. La carovana si mette in moto verso il punto di partenza della Route des Grandes Alpes. Nel pomeriggio, il parcheggio del primo hotel sembra un’esposizione a cielo aperto: Lotus, Porsche, McLaren, BMW, Ferrari, Mazda, Toyota… ognuna con la sua anima e il suo sound. La sera, cena da Flam’s: Flammekueche calde e chiacchiere allegre. L’atmosfera è già quella giusta.
La D902 è la protagonista della giornata: curve in sequenza lungo il fiume, poi si sale. Le strade iniziano a farsi serie e i cartelli del Tour de France ci ricordano che qui la fatica è di casa (ma noi abbiamo cavalli sotto il cofano). Pranzo leggero a Notre Dame de Bellecombe e poi via verso il lago di Roselend: cartolina perfetta. La giornata si chiude a Tignes, 2.100 metri d’altitudine, con cena e racconti al Niurou Steakhouse.
Col de l’Iseran, Col du Télégraphe, Col du Galibier, Col d’Izoard: una giornata intera a ballare tra le leggende. Curva dopo curva, si passa dal godimento alla concentrazione e ritorno. Pranzo al volo, ma nessuno si lamenta. Si arriva stanchi ma felici a Eygliers. Cena e storie da raccontare, come sempre.
Si parte col Col de Vars, poi su verso la Cime de la Bonette, la strada asfaltata più alta d’Europa. Il paesaggio qui ti lascia in silenzio. Dopo il Col Saint-Martin e una sosta pranzo da Chez Frankie, arriva il colpo di scena: il Col de Turini. Hairpin su hairpin, un classico da rally. La giornata finisce a Menton, tra aria di mare e voglia di relax.
Dopo giorni di Alpi, il Mediterraneo ha tutto un altro sapore. Qualcuno va a Monaco, altri si godono Menton. La sera cena sul mare e saluti veri: si sente che il gruppo si è legato.
La maggior parte saluta e riparte. Qualcuno invece ne approfitta per un’ultima tappa: tunnel del Col di Tenda, strade libere e pranzo finale a Cuneo. Ultimi saluti, e la solita promessa: “Alla prossima”.